venerdì 13 gennaio 2017

MIA CUGINA RACHELE





TITOLO: MIA CUGINA  RACHELE

TRAMA
Rimasto orfano, Philip Ashley, viene cresciuto con affetto filiale dal cugino Ambrose.
Ma il loro legame è turbato dalla partenza di Ambrose per Firenze e la prolungata assenza preoccupa Philip, le cui paure sono confermate dalla notizia del matrimonio e della successiva morte del cugino.
Philip sospetta della vedova Rachele.
Ma oggi certezza vacilla quando lei bussa alla sua porta: può una donna così affascinante e generosa essere implicata in un omicidio?
La seduzione, l'amore avventato, il sospetto diventano protagonisti di questo romanzo, in cui ciò che in una pagina prima era certo diventa dubbio nella successiva, in un crescendo d'inquietudine.

RECENSIONE


A soli  diciotto mesi Philip rimane orfano di entrambi i genitori e Ambrose, suo cugino, decide di prendersi cura di lui. Buono, giusto ed amorevole riesce ad allevarlo ed educarlo senza l'aiuto di una figura femminile. La loro, è una famiglia di soli uomini, dove tutto segue un rituale: caccia, pesca, amore smisurato per la terra e le piante. 
Il clima umido, della Cornovaglia, però incomincia a dare problemi di salute ad Ambrose così, su consiglio dei medici, nel periodo invernale, va a l'estero alla ricerca di un sole caldo e curativo.
Il terzo inverno sceglie l'Italia come metà di viaggio ed è lì che tutto ha inizio...
Philip, quasi venticinquenne, rimane a prendersi cura della tenuta. Le lettere di Ambrose  non tardano ad arrivare e in una di queste l'inaspettato annuncio: le sue nozze con Rachele, una lontana cugina incontrata a Firenze.
La notizia lascia esterrefatto il giovane. Tutti vogliono conoscere la  donna  riuscita nell'impresa di far convolare a nozze Ambrose.
Ma gli sposi si fanno attendere e un' accorata richiesta di aiuto preoccupa Philip, che parte per Firenze in soccorso del cugino. Al suo arrivo gli comunicano l'improvvisa morte  di Ambrose e l'assenza della moglie. 
Passano i mesi e alla tenuta arriva lei: la vedova. 
L'incontro è traumatico per entrambi; Philip odia la donna che ritiene responsabile della prematura morte del cugino, Rachele rivede  nel giovane le fattezze ed i modi del marito.
I giorni passano, amici e tenutari, conoscono la giovane e vengono rapiti dalla sua eleganza. Il suo fascino è inebriante ed investe anche Philip. L'odio si trasforma ben presto in stima e in qualcosa di più profondo.

“ ...sentivamo un gran  bisogno di affetto, ma la timidezza teneva sopito questo sentimento, fino a quando il cuore non se ne ammalava” 

Philip è ammaliato da Rachele, il suo cuore sembra disposto  a tutto per lei, ma  la ragione lo mette in guardia. Quegli occhi, grandi da cerbiatto, ora dolci ed affettuosi, ora freddi  e distanti lo intimoriscono. 

“Forse in lei c'erano due istinti, due anime , in eterna contesa” 

Troppi i dubbi,  scuotono l'anima e tormentano i pensieri di Philip.
Chi è veramente Rachele?

“Ci sono donne, anche brave donne, le quali senza colpa loro, sono portatrici di sciagura. 
Tutto ciò che toccano diventa tragedia”.



Che dire! Questo libro ha tutto ciò che un lettore brama durante la lettura: amore , sentimento, mistero, gioia, dolore...
Minuziose descrizioni dei luoghi e dei personaggi ed un linguaggio forbito ed elegante ci fanno viaggiare indietro nel tempo.    
Adorabile Philip, con il suo animo travagliato e combattuto; accattivante e misteriosa la figura di Rachele. 
Siamo  veramente sicuri di conoscere  pensieri ed intenzioni di chi ci sta di fronte?
Con occhi ingannevoli,  vediamo ciò che vogliamo vedere o  ciò che l'altro vuole mostrarci?

Protagonista di questo romanzo è sicuramente il dubbio, l'incertezza.
Daphne Du Maurier  rapisce il lettore, alternando al chiarore di fugaci raggi di verità  una dubbiosa nebbia che vela tutto di nuovo mistero.



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