lunedì 27 febbraio 2017

VERSO LA LUCE

RECENSIONE
 AL LIBRO 
VERSO LA LUCE


TRAMA
Eva Neri è una giovane studentessa che arriva a Torino per frequentare l'università e nel contempo sfuggire ad un passato doloroso.
Giulio Martini è un giovane scrittore in crisi, dopo aver avuto un successo fulminante in giovane età è in fase di stallo.
Cosa si nasconde nel suo passato che getta ombre sulla sua vita?
La ragazza prende domicilio nella residenza dello scrittore diventando la sua assistente, l'incontro-scontro tra i due giovani porterà alla nascita di un sentimento sempre più forte che li farà avvicinare, a dispetto delle loro paure e timori.
Quando sembra che tutto abbia preso la piega giusta una minaccia dal passato torna per dividere i due innamorati.
Ma una storia d'amore che si rispetti ha bisogno del suo lieto fine...

RECENSIONE

“L'angolo del pensatore… e della bambina” è la  libreria del padre di Eva, la protagonista; il magico rifugio dove si innamora dei libri, viaggia tra le pagine sfumate d’inchiostro, sogna di diventare scrittrice. Alla morte del padre, perde la gioiosità, odia la vita al punto di tentare il suicidio; poi la lenta ripresa e l’apparente serenità. Ormai ventenne, decide di studiare lettere per alimentare la passione per lo scrivere, e con due amiche lascia la Toscana e si trasferisce a Torino. Linda e Serena vanno a vivere in un appartamentino, per lei la sistemazione è decisamente diversa: una villa con giardino. Sarà ospite nella dimora di Giulio Martini, giovane e famoso scrittore, nonché sua assistente. L’incontro con Giulio è più uno scontro, lui,  burbero e riservato, pone subito muri e regole. I giorni si rincorrono: a scuola tutto bene, il lavoro la soddisfa, e Giulio si mostra più cortese e gentile. Iniziano a godere della reciproca compagnia, si scoprono affini, persino complici. Entrambi, vittime di un travaglio interiore, imparano ad aprirsi e, ad affidare nelle mani dell'altro pensieri ed emozioni. Nasce l’amore… poi una donna spezza l’incantesimo e i due si allontanano. 
Finirà tutto?
 Eva e Giulio rinunceranno a  stare insieme? 
Un sentimento forte ed intenso, anche se ferito e riposto forzatamente in un angolo del cuore non svanisce, rimane in attesa, per riapparire nuovamente travolgendo gli innamorati.

Questo libro si presenta gradevole e di facile lettura. Semplice e bella la descrizione dei luoghi visti con gli occhi di una giovane donna; inteso l’aspetto emotivo che arriva al lettore. Ho apprezzato l’uso di piccole “gemme” di altri autori ad introdurre ogni capitolo. 
La scrittrice Simona Fagiolini racconta l’amore e i suoi effetti sull’ animo; il prezioso potere di cullare, guarire, illuminare il cuore.


Fa anche un piccolo, ma gradito, regalo ai lettori che hanno amato questo romanzo con  “Giulio”: l'inizio di questa storia d'amore vista con gli occhi e l'animo dl protagonista.
“Un incontro di anime affini” questo pensa  Giulio nel momento in cui i suoi occhi incontrano quelli di Eva.
Beccato sia così breve!
Spero che Simona  voglia dare voce , ancora una volta, a questo personaggio che ho tanto amato.

PERSEO - ANIME DI LUCE

RECENSIONE DI
 PERSEO
 ANIME DI LUCE


Autore: Lina Giudetti

Editore: Self 



Genere: Fantasy Rosa 

Data di pubblicazione: 25 febbraio 2017 



TRAMA


Romanzo questo, in chiave molto romantica della storia dell'eroe greco Perseo che non seguendo fedelmente gli schemi e le allegorie della mitologia greca, si concentra per lo più sulla tenera storia d'amore proprio tra Perseo e la bella ed eterea principessa Andromeda. Lei, per volere dell'oracolo di Ammone, viene incatenata nuda a una roccia sulle coste di Israele e proprio quando dieci guerrieri rudi e irruenti giungono lì per caso con una nave e cercano di violentarla, Perseo, trovandosi in volo con Pegaso, interviene e la salva. 

Vengono comunque anche narrate come in una favola antica, la nascita, l'infanzia e la gioventù vissuta da lui, bello e coraggioso cavaliere senza macchia che vivrà un costante rapporto conflittuale con la propria natura di mezzosangue. Perseo infatti, è il figlio che il grande Zeus ha avuto con la mortale Danae, ma scoprirà questa verità, solo quando si appresterà a compiere sedici anni perché sarà il suo stesso fratello Hermes a rivelargliela. 
Cresciuto per anni sull'isola di Serifo e divenuto uno tra i più forti guerrieri di Atena, egli non tradirà mai la sua natura di angelo di bontà disceso dal cielo con il preciso fine divino di risollevare le sorti di Argo, la sua reale terra d'origine dominata dalla tirannia di Acrisio. 
Questa versione di Perseo non narra avventure di guerra, né le solite battaglie tra le forze del bene e le forze del male, ma ricalca e rivisita in chiave libera, alternativa, sentimentale e fantasiosa, la versione di Perseo scritta da Ovidio nel quarto libro de' "Le Metamorfosi". 
Anime di luce è il titolo di una sorta di saga ibrido di tematiche basate sulla mitologia greca e tematiche basate sulla leggendaria Atlantide. "Perseo" è un romanzo che collegandosi agli altri romanzi (parte di una duologia) "Miracoli ad Atlantide" e "Tumulto ad Atlantide" - che pure hanno come protagonista secondario Perseo in scene inedite dunque qui non contenute - ne rappresenta solo un episodio. 



RECENSIONE

In un tempo senza tempo, gli  Dei, provenienti da Sirio, la  stella del mattino, crearono  la via lattea colmandola di mondi e corpi celesti. Questi esseri evoluti crearono anche la terra, la popolarono di ogni specie animale e vegetale; crearono la razza umana e la istruirono.
L'anima di luce più importante è Zeus che, dall'alto del monte Atlas, ad Atlantide, scruta ogni cosa per preservare amore e pace.
Battaglie tra il bene ed il male sono comunque inevitabili a causa di uomini animati da cattivi propositi. 
Nell' Argolide, una piccola regione della Grecia il re Acriseo,  avido di potere e senza scrupoli, vuole un erede maschio, ma la moglie da alla luce solo una figlia femmina: Danae.
Appena giunta all'età da marito, la rinchiude in una torre per sfuggire alla profezia dell'oracolo di Delfi, secondo la quale morirà  per mano del  nipote.
Zeus commosso dallo stato di sconforto della giovane si presenta al suo cospetto e attraverso un unione extracorporea le fa dono di un figlio: dopo mesi, nasce Perseo. 
Acriseo spaventato da tale evento ordina che la figlia ed il nipote vengano legati e gettati in mare.
Ma la  sorte di entrambi è cara agli dei, si salvano e vengono soccorsi ed ospitati dal re dell'isola di Sefiro.
Perseo cresce forte e bello,  sotto l'occhio vigile e amorevole della madre, ma nulla sa' di suo padre. 
Solo a 16 anni, scopre la verità: è figlio del dio degli dei. Parte alla volta di Atlantide accompagnato da Hermes e da  sentimenti contrastanti:  ansia e curiosità , coraggio ed insicurezza.
Zeus  rimane colpito dalla ricchezza d'animo del giovane, lo invita a restare per entrare a far parte dell'esercito di Atena. Egli accetta, si dimostra abile e dotato di grande intuito;  guerriero leale e giusto, capace di imprese impossibili.
Salva una giovane in pericolo ma per questo atto eroico, rischia di essere processato e condannato. Lo accusano di aver difeso il nemico e ucciso soldati del suo stesso esercito. 
Andromeda, la principessa salvata, è la figlia di c e c in guerra con Atlantide. Perseo, il lei, non ha visto il nemico ma un essere indifeso bisognoso di aiuto. Un essere terrorizzato, abbandonato ad un atroce destino.
La dolcezza e  la timidezza della giovane arrivano al suo cuore. Ben presto entrambi si accorgono che l'amore ha messo radice nei loro cuori.
Riusciranno ad alimentare il fuoco di questo amore o gli ostacoli lungo il cammino spegneranno tale fiamma?



Il libro, di carattere mitologico, ci mostra un diverso aspetto di questi esseri unici.  Dei Eroi ed uomini vengono presentati con un attento sguardo al loro animo e non alle loro azioni.
La scrittrice esalta la  grandezza morale e  la purezza d'animo del valoroso Perseo.
La sua eterna battaglia contro le ingiustizie e il suo grande amore per Andromeda. Un'amore che va oltre la corazza di guerriero e arriva al cuore. 
Il romanzo si presenta di facile e scorrevole lettura, nonostante la ricchezza di  vicende mitologiche e la minuziosa descrizione di luoghi e personaggi.

sabato 25 febbraio 2017

INTERVISTA A PIETRO DE ANGELIS

Ospite del salottino libroso , Pietro  De Angelis, giovanissimo scrittore, autore di un libro che racchiude romanticismo e mistero,  fascino d'epoche lontane e magica originalità.
È nato nel 1973 ad Ascoli Piceno. Dopo gli studi in filosofia, ha frequentato la Scuola Holden a Torino e il Corso per sceneggiatori Script/Rai a Roma.
Nel 2006 ha pubblicato il manuale di scrittura creativa Il mondo narrativo. Come costruire e come presentare gli ambienti e i personaggi di una storia(Lindau).
Sotto pseudonimo, ha esordito con il romanzo Primi riti del dolce sonno (Zandegù, 2006) e ha curato la raccolta collettiva di racconti The Sleepers. Racconti tra sogno e veglia (Azimut, 2008).


CONOSCIAMOLO MEGLIO...

1 Cosa vede Pietro allo specchio?
Una persona che cerca di essere onesta con se stessa.

2 Un aggettivo per Pietro/scrittore e uno per Pietro /uomo.
Per lo scrittore, direi “indipendente”. Per l’uomo, direi “libero”. Sono due parole affini, in fondo, e rimandano entrambi alla mia natura al tempo stesso rigorosa e ribelle.


3 E' bello scrivere perché riunisce  due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
   Scrivendo cosa dici a te stesso e  agli altri?
Non cerco di dire niente di particolare, in verità. Cerco solo di dare forma alle mie emozioni e sensazioni, a ciò che ho vissuto nella mia esperienza personale, e di restituirlo nel modo più completo e autentico. Spesso per far ciò, c’è bisogno di distacco, di distanza, e anche per questo mi piace avvolgere le mie personali epifanie, le mie piccole e parziali tessere di verità, in storie apparentemente lontanissime, per epoca e ambienti. 

4 Ti sei mai spogliato di normalità per vestirti di follia? 
Non ho mai neanche capito che cosa sia la normalità, se non una parola. Siamo tutti diversi, in fondo.  E in questa unicità sta la nostra bellezza.

 5 Attraverso “ Il mistero di Paradise Road” cosa regali al lettore?
“Il mistero di Paradise Road” è un romanzo neogotico, ambientato nella Londra dell’800, che si ispira alle atmosfere dei grandi classici vittoriani. Non nasce come un omaggio, però. Quel luogo e quell’epoca erano le uniche possibili per raccontare la storia che avevo in mente; non sarebbe stata credibile in nessun altro contesto.

6 Agli occhi del cuore di che colore appaiono le pagine dei tuoi libri? ( questa domanda la faccio sempre perché è una mia fissa immaginare a colori le pagine dei libri che leggo)
Per chi ha letto il libro, e a maggior ragione per chi lo ha scritto, non può esserci che una risposta: color lavanda.

7 L'ispirazione per i tuoi libri arriva dal cuore o dalla mente?
Entrambi; quando si scrive (e anche quando si vive) è impossibile separare la dimensione emotiva da quella razionale, almeno per me. 

8 Charlie Chaplin diceva “ la poesia è una lettera d'amore indirizzata al mondo”.
  Nel tuo libro c'è un elogio alla poesia e all'animo poetico; che cos'è per te la poesia?
Molti hanno tentato di definire la Poesia, senza mai davvero riuscirci, perché non si parla solo di un genere letterario, ma di un’esperienza vitale, più ampia e complessa. Per quando mi riguarda, la Poesia è la traduzione in linguaggio del Mistero; un linguaggio che neanche il poeta sa fino in fondo da dove provenga o, verrebbe da dire, da dove ri-emerga. Ciò che io amo della Poesia è la sua natura orizzontale, il suo non fare distinzioni, non stabilire gerarchie, come si dice in un passaggio del libro: “Tutto, da ciò che è invisibile a ciò che è infinito, merita di essere cantato in una verso”. Si può scrivere una poesia che celebri le imprese di un imperatore e subito dopo una poesia che descriva le giravolte di un granello di polvere.

9 Autore e libro preferito?
Cambiano a seconda dei periodi e degli stadi della vita. Ci sono autori che ritornano, però. In particolare, ci sono quattro pagine di struggente lirismo alle quali sono rimasto sempre fedele; mi riferisco al racconto “Il canarino” di Katherine Mansfield, contenuto in una delle sue raccolte.

10 Progetti futuri?
Di certo il prossimo romanzo, sul quale comincerò a lavorare a breve, e che spero vivamente non mi tenga impegnato per altri dieci anni.



IL SUO LIBRO





TRAMA
Il 15 gennaio del 1875 a Paradise Road, una via di linde casette a schiera alla periferia di Londra, morirono nella stessa notte dodici persone. Né Scotland Yard né la scienza riuscirono mai ad appurare la causa di quei decessi. Soltanto alcuni decenni dopo viene alla luce il documento che svela finalmente la verità su quel caso, di cui fu protagonista Lionel Morpher, impiegato esemplare all’Ufficio Brevetti, la cui moglie Alphonsine fu “vittima” di una passione totalizzante per la poesia. In una Londra nebbiosa e carica di mistero, Lionel si imbarcherà in un’impresa per salvare la moglie dalla sua “follia”, entrando in un nuovo mondo, ricco di incredibili scoperte scientifiche che annunciano l’arrivo della modernità. 
«Il suo nome è Lionel Morpher, e questa è la risposta alla vostra domanda. Questa è la sua storia. E la storia della più terrificante invenzione mai concepita da una mente umana»
RECENSIONE

“ A certe domande, vedete, si può rispondere con un sì o con un no.
  Ad altre si può rispondere con poche frasi chiare e inequivocabili. 
 Ma ci sono delle domande – delle domande molto speciali – a cui si può rispondere soltanto    raccontando una storia storia”


Lionel Morpher  è un giovane impiegato all'ufficio brevetti di Londra.
E' uomo del suo tempo, dedito al lavoro e lontano da ogni frivolezza. Vive in una casetta, a schiera, nel quartiere di Islington, al numero dieci di Paradise Road.
Sue uniche aspirazioni fare carriera e prendersi cura della famiglia.
La moglie , è perfetta,  impeccabile in ogni situazione, ma dietro questa studiata parvenza  nasconde un animo in pena.

“mi sembra che la poesia faccia questo: che accolga le cose , anche le più disprezzate , o le più insignificanti , e le circondi di un dolce abbraccio.”

Casualmente, Lionel scopre che Alphonsine tiene dei diari nei quali annota versi poetici e riversa i suoi tormentati pensieri.
Il suo essere razionale lotta con questa scoperta; crede la  moglie fragile e vittima  di scrittori e poeti che offuscano  la mente regalando effimeri momenti di gioia.
Non riesce a pensare ad  altro: vuole aiutarla, vuole  proteggere entrambi da pettegolezzi e  preservare il loro matrimonio. 
Passano i mesi e, grazie al suo lavoro, si imbatte in una scoperta che fa' al caso suo. Decide di agire e programma tutto nei minimi particolari; nulla deve assere lasciato al caso.
Lionel, non sa, ancora, che il caso non ha regole, agisce furtivamente senza preavviso, lasciando inevitabili tracce al suo passaggio. 
Il giorno è arrivato: alle cinque in punto il destino ha deciso di  agire, e lui ne sarà ignaro mezzo.
Un sibilo prolungato seguito da uno sfrigolio assordante sono i segni che tutto ha  inizio...
E' il 15 gennaio del 1875: una tipica alba londinese si appresta a dare vita ad un nuovo giorno.
La nebbia che l'accompagna vela ogni cosa, e in una delle strade della periferia, il manto grigiastro, nasconde un tetro mistero: dodici corpi  inerti. 
Dodici cadaveri che non hanno nient'altro in comune se non il fatto di abitare o di trovarsi a Paradise road nel medesimo istante.  Una tragica fine alla quale nessuno sa dare una spiegazione.
In un fulmineo istante le leggi della ragione hanno ceduto ai disordini del creato.


Che dire! L'abilità di Pietro De Angelis lascia senza parole.
Le minuziose descrizioni del paesaggio londinese, degli usi e costumi dell'epoca vittoriana, consentono al lettore di viaggiare a ritroso e ritrovarsi a vivere il racconto.
 Mi è piaciuto, il voler sottolineare, attraverso i personaggi,  ragione e istinto, spesso in eterno conflitto all'interno dello stesso animo. Ognuno indossa una maschera da mostrare agli altri: Lionel indossa la sua maschera con entusiasmo e convinzione, Alphonsine con insofferenza e frustrazione.
L'elogio alla poesia accompagna il lettore lungo il percorso. 
Adoro Londra, adoro il mistero e in questo libro ho trovato entrambe le cose. 
L'autore ha creato la giusta miscela di tradizione e originalità, romanticismo e mistero.

“leggere è come scoprire che qualcun altro ho trovato e fatto il tuo stesso sogno”


IL SALUTO DI PIETRO AI LETTORI 


RINGRAZIO PIETRO PER AVER ACCETTATO IL MIO INVITO.
GRAZIE PER LA  DISPONIBILITA'  E LA GENTILEZZA.
NON FARCI ASPETTARE  DIECI ANNI PER LEGGERE UN ALTRO TUO ROMANZO, ANCHE SE DEVO DIRE CHE IL TEMPO DEDICATO ALLA STESURA , FA' LA DIFFERENZA , LO PORTA AD ALTI LIVELLI.
UN ULTERIORE GRAZIE PER LA DEDICA AL CARTACEO CHE MI HAI DONATO.
A PRESTO.

domenica 19 febbraio 2017

LE ALI DEL MALE

Recensione di "Le ali del male"


Quella che per gli altri è una normalissima giornata di novembre per Marco è un giorno speciale.
Spronato  da un fulmineo coraggio, con un ridicolo cappellino di lana in mano, si dirige verso la cassa del negozio, in cui si trova, per realizzare il suo sogno.
Un sogno che di nome fa Arianna: la commessa.
Paga e,  insieme al contante,  consegna un bigliettino alla brunetta, che ultimamente popola ogni suo pensiero.
Passano pochi giorni è un, breve e conciso, messaggio compare sul display del suo telefonino, alimentando la speranza: lei  vuole conoscerlo.
Si incontrano, e le ore sembrano volare via veloci; la  notte sembra non bastare.


“ Restammo così per lungo tempo, senza parlare. A volte le parole sono di troppo, bastano i respiri a riempire l'atmosfera. Bastò il suo abbraccio per renderla magica...

Magari che il tempo s'addormentasse lasciandosi cullare dalla notte, così da evitare per qualche istante di correre verso il giorno.”

All'indimenticabile serata al pub ne seguono altre ed altre ancora: nasce l'amore.
Insieme stanno bene, ed Arianna decide di aprirsi a Marco raccontando tutto di sé. Con un lungo e concitato monologo fa luce sulla sua vita: sul passato che vela i suoi meravigliosi occhi azzurri di tristezza, e sul presente dove la figura del ministro Pietro è per lei vitale .
Uno strano presente,  che coglie Marco di sorpresa. Stupore  ed incredulità viaggiano di pari passo nella sua mente,  e  quando Arianna inaspettatamente lo allontana, paura e sconforto lo invadono.
L'ignoto rende Marco insicuro, ma l'amore ha la meglio; è deciso a scoprire  la verità.
Oscure e assurde rivelazioni rischiano di uccidere sentimenti appena germogliati. Deciso, più che mai, a fare luce sull'inganno e sulle ingannevoli figure che attorniano la sua Arianna, si  avventura in luoghi sconosciuti, rischiosi.
Marco non immagina minimamente a  cosa andrà in contro.

“La vita è beffarda decide tutto lei  “così' da un momento all'altro, ti ritrovi a raccogliere da terra i cocci di un vaso su cui era nato il fiore più bello”.



Noi  lettori pensiamo di scegliere il libro da leggere, ma  spesso accade il contrario.

“Le ali del male” ha scelto me; ha attirato la mia attenzione con la sua bellissima copertina per poi rapire la mia mente alle  prime righe:

 “Credo che un cuore smetta di battere in vita,
    per iniziare a farlo nell'eternità”
  
Diego Fois, ha raccontato di un amore, fresco e delicato, privo di  inutili ornamenti, fatto di sguardi, di silenzi ed abbracci.
Attraverso i protagonisti avvertiamo il calore del bene e la freddezza del male, quest'ultimo celato dietro accattivanti maschere.
Le  poesie lungo il percorso   impreziosiscono il libro e arrivano al cuore.
Il finale lascia senza parole e  rende immortale la purezza dei veri sentimenti.

CON GLI OCCHI DEL CUORE


TRAMA

Isabel vive a Chieri, una tranquilla cittadina alle porte di Torino, da quando è nata. Ha avuto la fortuna di coronare il suo sogno nel cassetto e, in centro città, ha aperto una libreria.
Da tre anni convive con Alberto, il suo fidanzato, dal quale sta per avere un figlio. Tutto va a gonfie vele, e Isabel non vede l’ora di vivere la nuova vita che sta prendendo forma fuori e dentro di lei.
Ma, proprio quando tutto sembra volgere per il meglio, il destino decide di stravolgere tutto, strappando a Isabel il suo meraviglioso sogno per buttarla nel peggiore degli incubi dal quale non capisce più come uscire.
Sola e con un figlio rifiutato ancor prima di nascere, Isabel si ritrova a dover prendere decisioni difficili e dolorose, a compiere rinunce e sacrifici in nome dell’amore che prova per il suo bambino, senza rendersi conto che proprio la felicità in cui lei non spera più è dietro l’angolo, pronta a ridarle la voglia di amare e la forza di affrontare le difficoltà della vita a testa alta .

RECENSIONE

Andare avanti con determinazione è ciò che ha fatto, e che caparbiamente continua a fare, Isabel la protagonista di “Con gli occhi del cuore”.
Sognatrice e amante dei libri sin da bambina, corona il suo sogno aprendo un'accogliente ed originale libreria nel cuore di Chieri. Un piccolo angolo di paradiso per il lettore, luogo dove immergersi nella lettura, lasciarsi rapire dai libri, viaggiare alla volta di luoghi sconosciuti. 
Felicemente legata ad Alberto,  con il quale convive da anni,  è decisa ad allargare la famiglia. Entrambi vogliono mettere al mondo il frutto del loro amore, un bambino che impreziosisca la loro unione.
Ma …

“La vita è strana. E' compagna di gioco sleale che, quando meno te lo aspetti, ti cambia le carte in tavola - e sotto il naso - e tu non hai altra scelta che assecondarla, stravolgere il tuo gioco e ricominciare da capo. Da zero.”

Il lieto evento porta con se una terribile scoperta. 
Tutto cambia: vita  e affetti vengono travolti da un crudele ed inaspettato destino.

“sotto quel peso insostenibile andò in pezzi, e con lei la sua famiglia.”

Un  dubbio diventato certezza investe la giovane coppia. Di fronte ad un importante scelta, poco per volta le loro strade cessano di correre in parallelo, e ognuna va per conto suo. 
Isa percorrerà , da  sola,   il tortuoso sentiero a lei riservato.
Amore, attenzioni, coccole hanno un unico destinatario: il piccolo Giulio.
Nessuno riesce da tempo a fare breccia nel suo cuore;  la spessa corazza dentro cui lo ha sigillato  ne impedisce l'accesso. Fino a quando arriva lui: l'uomo che riesce a guardare  “ con gli occhi del cuore”.


Spesso la vita ci impone delle scelte. Ci si trova davanti ad un bivio e c'è poco tempo per riflettere, decidere.
Tante sono le possibili reazioni, giuste o sbagliate no si sa', ma è altrettanto vero che ad ogni nostra azione corrisponde una  conseguenza che lascia il segno su di noi ed investe le persone che amiamo. 
Con semplicità di linguaggio e grazia Valentina Nazio, riesce a trattare un argomento toccante e delicato. 
Attraverso i personaggi ci mostra la forza e la debolezza, il rimorso, la determinazione, la gioia ed il dolore: elementi che rendono unica la vita di ogni individuo.

lunedì 13 febbraio 2017

INTERVISTA A DIEGO FOIS

INTERVISTA A DIEGO FOIS




Oggi, ospite del  Salottino Libroso, Diego Fois, giovanissimo scrittore  che ha fatto della scrittura una sua grande passione.
Usando le parole del suo libro, direi che  ha in sé la fortuna di riuscire a sentire  per poi descrivere, raccontare per poi far sognare.

Conosciamolo meglio...

1 Chi è Diego, e cosa mostra di sé?

Chi è Diego... be', gran bella domanda! Forse servirebbero numerose pagine per autodefinirmi in maniera attendibile. Comprendo però le varie esigenze di tempo e spazio ed eviterò una simile tortura ai lettori del blog.
Ebbene sì, sto spudoratamente tentando di eludere il quesito!
Bene, Diego è un ragazzo semplice, umile e con un grande sogno da raggiungere: essere felice attraverso la scrittura.
Nell'attesa si diletta a potare siepi e seminare prati, ma giusto per ammazzare il tempo. Il vero Diego è quello che ogni qualvolta indossa una penna è pronto ad entrare in quel meraviglioso mondo fatto di draghi, fate e nani.
Un po' come il Parlamento italiano, ma questa è un'altra storia...

2 Un aggettivo per Diego/scrittore e uno per Diego /uomo.

Innanzi tutto grazie per la qualifica di “uomo”. Spero fortemente, un giorno, di rappresentare al meglio tale categoria (ma visti i precedenti non dovrebbe essere un'ardua impresa).
Invece per quella di “scrittore”, ahimè, ho assai poche possibilità di riuscita!
Non amo distinguere i due aspetti della mia personalità e allora preferisco riunire lo scrittore e l'uomo nel più grande pregio che possiedo: la sensibilità.
E anche nel più grande difetto: sempre la sensibilità.


3 E' bello scrivere perché riunisce  due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
   Scrivendo cosa dici a te stesso e agli altri?

Chi l'ha detto che parlare ad una folla porti gioia?
Scherzi a parte, quando scrivo provo a trasmettere su carta la tempesta emotiva che da anni mi conduce alla deriva. Il problema è trasmettere il medesimo turbinio di emozioni al lettore. Senza maschere né finzioni nonostante mi si ricordi che chi legge vuole sentirsi dire determinate cose; catalogate da tempo.
Be', così non va mica bene!
È giusto smussare qualche spigolo per rendere il messaggio fruibile ai più, ma senza toccarne l'essenza. Da qui a raccontare soltanto ciò che gli altri vorrebbero sentirsi dire ce ne passa!
“Mi spiace non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera” cantava Guccini.

4 Quando è nato l'amore per l'arte di inebriare attraverso le parole? 

Credo sia nato nel momento esatto in cui ho iniziato a far uso spasmodico di lettere e parole.
Scrivo perché non so né ballare né cantare, ahimè.
E non posso stabilire una data precisa in cui ho scoperto tali miei impedimenti; forse durante le recite alle Elementari.
Le passioni nascono con noi anche se spesso le scopriamo più in là nel tempo.
Comunque per chi ritiene di avere una dipendenza dai miei libri, consiglio fortemente di contattare gli alcolisti letterari anonimi.
Non sottovalutate il problema...

Mary: lieta di soffrire di tale patologia.

5 Autore preferito?

Vado controcorrente, come i salmoni. Il più grande autore italiano di sempre: Fabrizio De André. Assieme a Francesco Guccini.
Spero che presto i loro testi vengano inseriti nei piani di studio scolastici.

6 Agli occhi del cuore di che colore appaiono le pagine dei tuoi libri? ( questa domanda la faccio sempre perché è una mia fissa immaginare a colori le pagine dei libri che leggo)

Temevo questa domanda!
Ma dico il blu.
Blu perché è il colore che fin dall'asilo ha attirato le mie attenzioni. Gli altri bambini si facevano la guerra per accaparrarsi il rosso, il giallo, il verde o l'arancione.
Le maestre chiesero a mia madre quale problema avessi e perché fossi attirato da un colore così triste e cupo.
Sì, le mie pagine sono di un intenso blu-protesta contro quelle maestre così insensibili...
Mary:  io le ho viste bianche sfumate di un rosso vivo a rappresentare, al tempo stesso, l'amore e il dolore.

7 L'ispirazione per i tuoi libri arriva dal cuore o dalla mente? 

L'ispirazione, per tutto ciò che faccio nella quotidianità, nasce sempre e solo dal cuore (anche la Natura ha un peso rilevante). Rendere tale ispirazione un prodotto fruibile implica, ahimè, il passaggio obbligato dalle parti della mente.
Spesso, specie se si è in possesso di menti come la mia, questo rappresenta il vero problema!

8 Nel tuo libro “Le ali del male” il protagonista esprime le sue emozioni in versi.
   Bukowski, diceva che scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle.
   Sei dello stesso parere?

Sono dell'idea che qualsiasi passione, sogno o ambizione vada perseguita in modo autentico.
Credo che si debba scrivere ciò che si è per riuscire a trasmettere un messaggio forte e chiaro.
Poi ci son sempre i libri commerciali che distruggono, puntualmente e con successo, tale mia teoria...

9 Mi ha molto colpito l'originalità delle cover dei tuoi libri (vedi la “cravatta” in Ogni maledetta     speranza).
Hanno un messaggio subliminale? 




È da un anno che attendo qualcuno che mi ponga questa domanda! Mi hanno definito pessimista sulla base di un cappio al collo, senza chiedersi davvero cosa rappresentasse.

In “Ogni maledetta speranza” narro la vita di tutti i giorni (nelle accezioni amaramente divertenti) e il cappio al collo, indossato a mo' di cravatta, sta a significare l'omertà che abbiamo raggiunto e la mancanza di coraggio nel reagire a qualsiasi, paradossale, situazione ci venga posta davanti e che ci fa preferire, appunto, quella maledetta speranza che forse un giorno ci salverà. Apriamo gli occhi e cominciamo a comprendere che non sono cravatte quelle che ci han messo al collo!
Se questo è considerato un messaggio subliminale allora sì, nei miei libri son presenti tali messaggi. Spero che sia stato discretamente bravo a celarli in modo da farli comunque scovare agli occhi dei lettori più attenti.

10 Progetti futuri?

Ne approfitto per dire che dallo scorso Settembre collaboro (e spero quindi di continuare a farlo anche in futuro) con una rivista sportiva on-line (insideroma.com) che si occupa della A.S. Roma ed invito i romanisti che leggeranno l'intervista a seguirmi (so che con questa affermazioni mi son giocato tutti i lettori-tifosi di altre squadre, ma viva la sincerità)!
Conto poi di pubblicare a breve (probabilmente auto-pubblicare come ho sempre fatto) il mio ultimo lavoro dal titolo... be', il titolo resta ancora segreto!
Spero di continuare a scrivere e ad emozionarmi nel farlo (è questa la mia prerogativa, altrimenti non avrei inserito tutti e quattro i miei libri nella versione digitale gratuita). Mi auguro di riuscire a comunicare qualcosa che sappia quantomeno strappare un sorriso che duri nel tempo.
Spero ancora, e concludo, di continuare gli incontri notturni con tutti i personaggi che affollano la mia mente e, ovviamente, con lo psichiatra che mi ha in cura...

Non avevo dubbi  sulla tua bellezza e ricchezza d'animo
Le risposte alle mie domande  mettono in luce la semplicità e la veridicità del tuo essere.
Grazie di cuore per aver accettato di impreziosire il mio piccolo salottino: angolo dedicato all'amore smisurato che ho per i libri, e a coloro che con la loro creatività ci permettono di viaggiare e solcare  luoghi lontani.


Recensione di "Le ali del male"


Quella che per gli altri è una normalissima giornata di novembre per Marco è un giorno speciale.
Spronato  da un fulmineo coraggio, con un ridicolo cappellino di lana in mano, si dirige verso la cassa del negozio, in cui si trova, per realizzare il suo sogno.
Un sogno che di nome fa Arianna: la commessa.
Paga e,  insieme al contante,  consegna un bigliettino alla brunetta, che ultimamente popola ogni suo pensiero.
Passano pochi giorni è un, breve e conciso, messaggio compare sul display del suo telefonino, alimentando la speranza: lei  vuole conoscerlo.
Si incontrano, e le ore sembrano volare via veloci; la  notte sembra non bastare.


“ Restammo così per lungo tempo, senza parlare. A volte le parole sono di troppo, bastano i respiri a riempire l'atmosfera. Bastò il suo abbraccio per renderla magica...

Magari che il tempo s'addormentasse lasciandosi cullare dalla notte, così da evitare per qualche istante di correre verso il giorno.”

All'indimenticabile serata al pub ne seguono altre ed altre ancora: nasce l'amore.
Insieme stanno bene, ed Arianna decide di aprirsi a Marco raccontando tutto di sé. Con un lungo e concitato monologo fa luce sulla sua vita: sul passato che vela i suoi meravigliosi occhi azzurri di tristezza, e sul presente dove la figura del ministro Pietro è per lei vitale .
Uno strano presente,  che coglie Marco di sorpresa. Stupore  ed incredulità viaggiano di pari passo nella sua mente,  e  quando Arianna inaspettatamente lo allontana, paura e sconforto lo invadono.
L'ignoto rende Marco insicuro, ma l'amore ha la meglio; è deciso a scoprire  la verità.
Oscure e assurde rivelazioni rischiano di uccidere sentimenti appena germogliati. Deciso, più che mai, a fare luce sull'inganno e sulle ingannevoli figure che attorniano la sua Arianna, si  avventura in luoghi sconosciuti, rischiosi.
Marco non immagina minimamente a  cosa andrà in contro.

“La vita è beffarda decide tutto lei  “così' da un momento all'altro, ti ritrovi a raccogliere da terra i cocci di un vaso su cui era nato il fiore più bello”.



Noi  lettori pensiamo di scegliere il libro da leggere, ma  spesso accade il contrario.

“Le ali del male” ha scelto me; ha attirato la mia attenzione con la sua bellissima copertina per poi rapire la mia mente alle  prime righe:

 “Credo che un cuore smetta di battere in vita,
    per iniziare a farlo nell'eternità”
  
Diego Fois, ha raccontato di un amore, fresco e delicato, privo di  inutili ornamenti, fatto di sguardi, di silenzi ed abbracci.
Attraverso i protagonisti avvertiamo il calore del bene e la freddezza del male, quest'ultimo celato dietro accattivanti maschere.
Le  poesie lungo il percorso   impreziosiscono il libro e arrivano al cuore.
Il finale lascia senza parole e  rende immortale la purezza dei veri sentimenti.

IL SALUTO DI DIEGO  AI LETTORI



Sono felicissima di aver ospitato nel mio salottino Diego, bravissimo scrittore e dolcissimo uomo, e auspico che  la sua voglia di raccontare l'amore non abbia mai fine “ finché avrà battiti ed inchiostro”.

A presto.


giovedì 9 febbraio 2017

CINQUANTA SFUMATURE - TRILOGIA


LIBRI DELLA TRILOGIA
CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO
CINQUANTA SFUMATURE DI NERO
CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO
AUTORE: E.L.JAMES
EDITORE: MONDADORI



Protagonisti assoluti di questa trilogia sono : Anastasia dolce  e solare studentessa, e Cristian Grey miliardario di successo, amante del controllo e di  insolite pratiche sessuali.
Un 'intervista funge da  primo incontro ed è subito alchimia.
L'amore mette in atto i suoi piani   travolgendo,  entrambi, in un complicato, potente e passionale vortice di sensazioni.
Ana  si lascerà trasportate da questo sentimento,  per  Cristian non sarà altrettanto facile; per farlo dovrà dare luce ai meandri del suo “IO “ , tormentato dal buio passato.
Questa sua incapacità di aprirsi all'amore, e il suo modo di vivere il rapporto con l'altro sesso  porterà alla rottura della storia appena nata.
“Fuori, nell'aria del tardo pomeriggio di  Seattle, faccio un bel respiro. Non riempie affatto il vuoto   che ho dentro e che sento da sabato mattina, un buco doloroso che mi ricorda la mia perdita”.  
Entrambi soffrono  l'assenza dell'altro.
Ana non riesce a dimenticare l 'uomo che in poco tempo ha conquistato il suo cuore, a riempito la sua vita di nuove emozioni, l' uragano che ha travolto la sua anima ed il suo corpo.
Cristian incomincia a capire che Ana non è una sua sottomessa, non lo è mai stata.
Lo strano ed inaspettato  dolore al petto lo avverte che qualcosa in lui è cambiato. Lei lo ha cambiato. Il pensiero di averla persa lo affligge.
Ha passato tutta la vita celando ogni emozione,  mantenendo un  programmato distacco nelle relazioni.  Il controllo che vuole avere su tutto e tutti svanisce, ogni certezza  evapora. Per lei sente qualcosa di inspiegabile, mai provato prima. Decide di riconquistarla, partire da zero e cancellare gli errori.
I due si incontrano, dopo neanche una settimana dalla rottura, e basta uno sguardo per capire che non possono vivere lontani.
“- Sto  tutt'altro che bene. Mi sento come se il sole fosse  tramontato e non sorgesse più da cinque giorni, Ana. Vivo in una notte perpetua. 
  - Sono sbalordita dalla sua ammissione. “Oddio come me.” 
 Tornano ad essere una coppia. Cristian la vuole al suo fianco e per averla è disposto a tutto: nessuna punizione, nessuna regola. 
Ha bisogno di lei, la riempie di attenzioni, impara a darle “di più”, quel di più che regalerà  momenti  unici, quasi irreali, da favola.
Ma come in ogni favola, non mancheranno i cattivi: Leila ,  ex sottomessa che metterà i pericolo la vita di Ana, 
Mrs Robinson la donna che ha iniziato Cristian alla strane pratiche sessuali, 
e Jake il datore di lavoro di Ana, che nasconde un segreto.
Tutti costelleranno il romanzo di imprevisti e ostacoleranno  la loro unione.
L'amore , però, lo sappiamo tutti, ha forza e mezzi sconosciuti che portano sempre ad una vittoria. I protagonisti si avvieranno verso una lunga e meravigliosa vita insieme.

La trilogia della scrittrice E.L. James ha fatto impazzire e dividere le donne di tutto il mondo.
C'è chi ha adorato alla follia questa serie e chi non ne vuole sentir parlare.
Da accanita lettrice ho deciso, tempo fa, di leggere questi libri e, con mio stesso stupore, li ho adorati. 
Ho comprato la trilogia e anche Grey, quarto libro, dove a raccontare la storia d'amore è proprio Cristian; il più bello, a mio modesto parere,  perché fa luce sul l'animo tormentato del protagonista, il bambino che era e l'uomo che è diventato. 
Una semplice e scorrevole  lettura , graziose  mail con le quali si  punzecchiano a vicenda,  momenti belli e immancabili  imprevisti,  rendono partecipe il lettore dello speciale cammino che i due intraprendono .
La trilogia spogliata della sua veste erotica  svela la sua vera essenza  : INNOCENTE  storia d'amore . 
Trovo che, come per un tema scolastico, il primo libro sia l' introduzione alla storia e  la presentazioni dei personaggi;  “50 sfumature di nero” il cuore del romanzo mentre l'ultimo la situazione finale con l'immancabile lieto fine. Vanno letti tutti, ogni libro non è auto-conclusivo, lascia dubbio e voglia di sapere come andrà a finire...
Amerete Cristian con le sue “50 sfumature”, proprio come Ana, quando sulle note di “the fist time ever I saw your face “ scopre la purezza del  suo incondizionato amore .


     

lunedì 6 febbraio 2017

INTERVISTA A VALENTINA NAZIO


OGGI IL SALOTTINO LIBROSO OSPITA LA SCRITTRICE VALENTINA NAZIO.


Vediamo di conoscere meglio questa bravissima scrittrice che ha saputo dare vita a due bellissimi romanzi;  passando  dal thriller carico di mistero al genere rosa dove l'amore è protagonista assoluto.


NEL CUORE DI VALENTINA...

1. Cosa vede Valentina allo specchio? Innanzitutto ti ringrazio infinitamente per la possibilità che mi stai dando di far conoscere me e il mio nuovo romanzo, voi blogger e lettori siete linfa vitale per noi scrittori. Cosa vedo allo specchio? Bella domanda! Vedo tante cose: innanzitutto una mamma, ho due figli Sonia di 8 anni e Manuel di 4 anni; vedo una donna con dei sogni e delle speranze; una lettrice accanita, credo che non potrei mai vivere una vita senza libri, sono il mio modo per affrontare i momenti difficili; vedo anche una scrittrice, passatemi il termine, che crede profondamente in quello che fa e che ci mette il cuore. Insomma vedo tante persone differenti racchiuse in un unico corpo.
2. Due aggettivi per Valentina Scrittrice e Valentina donna. Come scrittrice posso dire di essere, senza dubbio DETERMINATA perché porto avanti il mio sogno e lo difendo con le unghie ed con i denti, direi anche SOGNATRICE perché attraverso quello che scrivo sogno come sarebbe vivere la vita dei miei personaggi, provare le loro emozioni ed affrontare le loro difficoltà. Come donna, accidenti qui è più complicato perché non mi capita spesso di pensare a me semplicemente come donna. Da questo punto di vista posso dire di essere COMPLICATA sicuramente, molti aspetti del mio carattere sono difficili da gestire per me, figuriamoci per chi mi sta intorno; PESSIMISTA, tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto e a scoraggiarmi facilmente quando intraprendo qualcosa di nuovo. Già, la Valentina scrittrice e la Valentina donna sono due persone completamente diverse, ma probabilmente stanno bene insieme perché si completano a vicenda.
3. Ci sono due giorni dell’anno in cui non puoi fare niente: ieri e domani, perciò oggi è il giorno giusto per…oggi è il giorno giusto per non smettere di credere in quello che faccio e nella possibilità di riuscire a farlo bene. Credo sia questo l’ingrediente fondamentale per andare avanti in questo mondo, non solo in campo letterario, ma in generale nella vita. Se si crede in ciò che si fa, se ci si crede veramente, prima o poi si ottengono i risultati sperati.
4. Passato e futuro? Parliamone. Beh, il mio passato è fatto di tantissime cose. Di gioie e dolori, di successi e fallimenti, e anche di rimpianti. In passato ho fatto scelte nella vita che, successivamente, si sono rivelate sbagliate, tipo quella di abbandonare l’Università e iniziare a lavorare. Mi ero resa conto che quel percorso non era quello giusto per me e che se avessi, a monte, scelto quello che più mi si addiceva avrei proseguito con gli studi e raggiunto obiettivi che così non ho potuto raggiungere. Una cosa che un po’ rimpiango è di non aver vissuto la mia adolescenza al 100%, con questo non intendo dire che avrei voluto fare più cavolate, semplicemente avrei voluto divertirmi più di quello che ho fatto. Ora che sono mamma e moglie e ho delle responsabilità, mi rendo conto che queste “cose non fatte” mi mancano nel mio bagaglio d’esperienza. Però, è anche vero che la vita mi ha dato tanto altro, prima fra tutte una famiglia, e questo ripaga di tutto ciò a cui ho rinunciato. Il futuro…beh nel mio futuro vedo sicuramente costante la presenza dei libri e della scrittura, come ti ho già detto senza non potrei vivere. Leggere e scrivere sono la mia ancora di salvezza, come dico sempre, quindi sicuramente questo sarà una costante del futuro. Spero di risolvere un po’ di problemi che al momento fanno fatica a trovare una soluzione, ma credo che questo faccia parte della vita di un po’ tutti, chi non ha problemi? Per il resto, cerco di non pensare troppo al futuro, preferisco vivere il presente.
5. Nel tuo libro l’amore assoluto è l’amore materno. Cosa ha ispirato questa scelta? Beh, come già detto all’inizio, io stessa sono una mamma. Ho due splendidi figli, che amo con tutta me stessa, proprio come Isabel ama il suo piccolo Giulio. L’amore materno credo sia l’UNICO e VERO amore, quello su cui sai di poter contare sempre e che non finirà mai. Prima di essere madre sono stata, e sono tutt’ora, figlia e mia madre mi ha insegnato proprio questo. Amandomi e crescendomi mi ha “spiegato” l’amore nel suo significato più profondo e sincero. L’amore che una madre prova per il proprio figlio è il sentimento più forte che esista al mondo, quello per cui lotti e dai la vita, quello per cui purtroppo a volte sei costretta a prendere scelte difficili e dolorose. Insomma, è l’amore con la A maiuscola, quindi perché non farlo diventare un romanzo!
6. Cosa regala il tuo libro al lettore? Guarda, più che dirti cosa regala al lettore, posso dirti quello che spero regali al lettore. Ogni lettore carpisce dai libri che legge emozioni diverse, perché vive in modo diverso la storia che sta leggendo. Spero che “Con gli occhi del cuore” regali al lettore tanti bei sentimenti. Che faccia comprendere la forza di certi legami, la difficoltà del dover compiere determinate scelte e di come si riesca o meno ad affrontarne le conseguenze. Spero regali la consapevolezza che non basta fermarsi alle apparenze per “giudicare” una persona, che bisogna conoscerla veramente per poter andare oltre l’involucro esterno che le ricopre. Insomma spero che regali momenti piacevoli e la consapevolezza di aver letto un bel romanzo.
7. Agli occhi del cuore come appaiono le pagine del tuo libro? Mamma mia, questa è una domanda che non mi aveva mai fatto nessuno! Posso dirti come gli occhi del mio cuore vedono le pagine di questo romanzo. Sono pagine scritte davvero con il cuore, permettimi il gioco di parole. Sono pagine per le quali mi sono “spogliata” completamente, metaforicamente parlando, durante la scrittura. Ogni personaggio porta con sé un pezzo del mio modo di essere. Questo romanzo è nato durante un periodo particolarmente difficile della mia vita, quindi è pieno di emozioni forti che da qualcosa di impalpabile si sono trasformate in parole scritte e, successivamente, in un vero e proprio racconto. Sono particolarmente affezionata ai personaggi: a Isabel, prima fra tutte, a Giulio, ad Alberto, a Roberto e a Claudia. Ognuno di loro ha qualcosa di me, vive le mie emozioni e le mie paure, i miei sogni e le mie speranze, i miei dubbi e le mie incertezze…ed io vivo anche attraverso tutti loro. 
8. Un libro che ti porti dentro o un autore che ammiri. Sicuramente il libro che mi porto dentro è sicuramente Il fu Mattia Pascal, grazie al quale mi sono appassionata a questo fantastico mondo fatto di carta e inchiostro, di conseguenza Pirandello che uno degli autori che più ammiro. Inutile negare che abbia scritto capolavori. Oltre a Pirandello, da appassionata di thriller (ne ho anche scritto uno, il mio romanzo d’esordio, intitolato “Dono mortale”) amo follemente Kathy Reichs e Patricia Cornwell, che sono sicuramene le mie scrittrici preferite. Ammiro moltissimo anche Donato Carrisi, Giorgio Faletti, Mary Higgins Clarke, Dan Brown, Jeffrey Deaver. Ma non precludo le mie letture solo a questo genere. Sono una lettrice onnivora, quindi leggo tutto quello che ha una trama che mi intriga e mi appassiona, qualsiasi sia il genere. Ad esempio mi piacciono moltissimo i libri di Barbara Graneris, che oltre ad essere una scrittrice di grande talento è anche un’amica preziosa, di Deborah Fasola, anche lei fantastica nei suoi libri oltre che un’editor eccezionale e un’amica coi fiocchi. Insomma, datemi un libro che mi fate felice.
9. Ti sei mai vestita di follia? Altroché! Come ti ho accennato poco fa, il mio romanzo d’esordio è un thriller, quindi mi sono vestita si di follia per creare il personaggio “cattivo” del romanzo. Anche nel nuovo thriller che per il momento è in standby vesto questi panni. Poi, ti dirò la verità, nella vita in generale è sano vestirsi ogni tanto di follia, purché sia una follia sana sia chiaro, perché da quel pizzico di adrenalina necessaria per vivere davvero bene la vita. Senza un po’ di sana follia sarebbe tutto troppo monotono, non credi?

IL SUO NUOVO ROMANZO



TRAMA

Isabel vive a Chieri, una tranquilla cittadina alle porte di Torino, da quando è nata. Ha avuto la fortuna di coronare il suo sogno nel cassetto e, in centro città, ha aperto una libreria.
Da tre anni convive con Alberto, il suo fidanzato, dal quale sta per avere un figlio. Tutto va a gonfie vele, e Isabel non vede l’ora di vivere la nuova vita che sta prendendo forma fuori e dentro di lei.
Ma, proprio quando tutto sembra volgere per il meglio, il destino decide di stravolgere tutto, strappando a Isabel il suo meraviglioso sogno per buttarla nel peggiore degli incubi dal quale non capisce più come uscire.
Sola e con un figlio rifiutato ancor prima di nascere, Isabel si ritrova a dover prendere decisioni difficili e dolorose, a compiere rinunce e sacrifici in nome dell’amore che prova per il suo bambino, senza rendersi conto che proprio la felicità in cui lei non spera più è dietro l’angolo, pronta a ridarle la voglia di amare e la forza di affrontare le difficoltà della vita a testa alta .

RECENSIONE

Andare avanti con determinazione è ciò che ha fatto, e che caparbiamente continua a fare, Isabel la protagonista di “Con gli occhi del cuore”.
Sognatrice e amante dei libri sin da bambina, corona il suo sogno aprendo un'accogliente ed originale libreria nel cuore di Chieri. Un piccolo angolo di paradiso per il lettore, luogo dove immergersi nella lettura, lasciarsi rapire dai libri, viaggiare alla volta di luoghi sconosciuti. 
Felicemente legata ad Alberto,  con il quale convive da anni,  è decisa ad allargare la famiglia. Entrambi vogliono mettere al mondo il frutto del loro amore: un bambino che impreziosisca la loro unione.
Ma …

“La vita è strana. E' compagna di gioco sleale che, quando meno te lo aspetti, ti cambia le carte in tavola - e sotto il naso - e tu non hai altra scelta che assecondarla, stravolgere il tuo gioco e ricominciare da capo. Da zero.”

Il lieto evento porta con se una terribile scoperta. 
Tutto cambia: vita  e affetti vengono travolti da un crudele ed inaspettato destino.

“sotto quel peso insostenibile andò in pezzi, e con lei la sua famiglia.”

Un  dubbio diventato certezza investe la giovane coppia. Di fronte ad un importante scelta, poco per volta, le loro strade cessano di correre in parallelo, e ognuna va per conto suo. 
Isa percorrerà , da  sola,   il tortuoso sentiero a lei riservato.
Amore, attenzioni, coccole hanno un unico destinatario: il piccolo Giulio.
Nessuno riesce da tempo a fare breccia nel suo cuore;  la spessa corazza dentro cui lo ha sigillato  ne impedisce l'accesso. Fino a quando arriva lui: l'uomo che riesce a guardare  “ con gli occhi del cuore”.


Spesso la vita ci impone delle scelte. Ci si trova davanti ad un bivio e c'è poco tempo per riflettere, decidere.
Tante sono le possibili reazioni, giuste o sbagliate no si sa', ma è altrettanto vero che ad ogni nostra azione corrisponde una  conseguenza che lascia il segno su di noi ed investe le persone che amiamo. 
Con semplicità di linguaggio e grazia Valentina Nazio, riesce a trattare un argomento toccante e delicato. 
Attraverso i personaggi ci mostra la forza e la debolezza, il rimorso, la determinazione, la gioia ed il dolore: elementi che rendono unica la vita di ogni individuo.

 IL SALUTO DI VALENTINA AI LETTORI


Adoro il mio salottino libroso, questo posticino virtuale, che mi permette di incontrare persone che amano i libri, e che  del loro talentuoso saper scrivere fanno dono agli altri.
Carissima Valentina è stato un piacere ospitarti , spero di poter ripetere quest'incontro in occasione del thriller che sta prendendo vita grazie alla tua inarrestabile creatività.