giovedì 2 marzo 2017

QUELLO CHE NOI NON SIAMO





AUTORE: SALVATORE MONTALTO
EDITORE:SELF PUBLISHING


TRAMA

Luca: ricco, intrigante e sportivo. Dai princìpi etici e morali altissimi. Non sopporta i soprusi e le ingiustizie. È timido e sensibile, unico difetto uccide. Gli altri, soprattutto le donne, intuiscono il suo lato oscuro e ne restano catturate. Il suo solito tran-tran viene sconvolto da due eventi. Il primo ha un nome di donna: Irene. Giorni meravigliosi si prospettano al solo suono di questo nome. L'altro, infausto, è però dietro l'angolo. Un'escalation di sorprese porterà Luca a giocarsi il tutto per tutto per un futuro possibile. Per un futuro con lei. Lo sa bene, si tratta semplicemente di vivere o morire. Quello che Luca non sa è che esiste una terza ipotesi la peggiore.

RECENSIONE

Luca è un quarantenne intelligente, carismatico e schifosamente ricco. Si direbbe l’uomo perfetto, l’oggetto del desiderio di ogni donna, ma ” da vicino nessuno è perfetto”. La sua vita, all’apparenza paradisiaca, nasconde angoli bui: una madre morta dandolo alla luce, un’adolescenza triste e problematica, un presente da giustiziere. Uccide senza pietà ogni essere abietto che ha la sfortuna di trovarsi sulla sua strada. 
Single, vede l’altro sesso come una piacevole e momentanea presenza, fino a quando conosce Irene, una bellissima rossa, che fa breccia nel suo cuoce. Lei va oltre la dura corazza, i suoi occhi leggono dentro, nel profondo. La voglia di starle vicino cresce, vorrebbe donarle il mondo, proteggerla da tutto e tutti; teme che il suo segreto possa rovinare la pienezza di questo sentimento. Luca, però, non sa ancora che in tanti recitano una parte. Un vortice di eventi travolgerà lui e la sua amata. Questa volta il predatore sarà preda.

Un libro accattivante che proprio come il protagonista trasuda di maschio. Salvatore Montalto ci mostra luoghi, vicende e personaggi in purezza, senza filtri. Usa un linguaggio crudo, a tratti colorito ed ironico. Chiuso il libro inizia la riflessione: lungo il cammino di vita saremo in grado di essere “liberi dal personaggio che quotidianamente interpretiamo, liberi dal voler dimostrare quello che noi non siamo. Finalmente noi”.

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